Aeroporto, pista, Campi e stadi…

On 13 Giugno 2020, in Senza categoria, by admin

13/6/2020 – La piega che ha preso di nuovo la questione stadio, tra il susseguirsi di dichiarazioni e il gioco di mosse e contromosse in atto con l’ipotesi di localizzazione di via Allende a Campi Bisenzio, ha rialimentato in questi giorni uscite del tutto fuori luogo sulla questione nuova pista, di nuovo tirata in ballo per un’opera che da un decennio è stata riportata a incrociare il suo destino con quello dell’aeroporto, facendola volteggiare nel suo intorno tra Castello, Mercafir e ora – da un annetto – in quell’area di Campi Bisenzio.

Non interessa qui esprimere opinioni sulle varie ipotesi stadio né sull’eventuale fuoriuscita dello stadio della Fiorentina dal comune di Firenze (opinioni che ognuno ovviamente ha, da tifoso della Fiorentina e/o abitante e conoscitore di questo territorio). Interessa invece ribadire alcuni punti fermi sulla questione pista di cui non si può non tener conto pensando a qualunque stadio in aree limitrofe allo scalo e alle sue rotte e esprimere qualche commento e interrogativo che sorge spontaneo nell’assistere alle puntate campigiane della vicenda.

Ciò soprattutto a fronte di sconcertanti prese di posizione che si sentono ripetere in questi giorni (tra opinionisti, politici, media e, di riflesso, parte dei tifosi), che sono arrivati a supportare lo stadio in quel punto di Campi Bisenzio trattando l’aeroporto più o meno come un elemento di disturbo e arrivando a rivendicare una “vittoria” dello stadio sulla nuova pista in virtù della sentenza del Consiglio di Stato che ha bloccato il masterplan aeroportuale, raccontando di un progetto nuova pista – secondo loro – tutto da rifare, quindi intanto lì si può fare lo stadio. Un’interpretazione della situazione che non può essere più sbagliata e fuorviante da ogni punto di vista.

Il primo punto da ricordare (evidentemente occorre ripeterlo ogni giorno) è che nessuna sentenza ha bocciato il progetto della nuova pista e le altre opere del masterplan per l’aeroporto, il territorio e l’ambiente, ma sono stati bocciati alcuni passaggi della procedura di VIA (nel modo a dir poco discutibile che abbiamo evidenziato più volte su questo blog, rispetto a ciò che è sempre avvenuto e continua ad avvenire per ogni altro masterplan aeroportuale italiano, con interpretazioni “alla fiorentina” innescate dai ricorsi al TAR di sei comuni e altri soggetti della piana compreso Campi Bisenzio).

Ciò significa che la nuova pista da fare (se si vuole fare) è quella progettata, la 12/30 di 2.400×45 metri, come localizzata nel territorio e approvata da tutti gli enti tecnici competenti e dalle decine di soggetti nazionali e locali che si sono seduti ai tavoli valutativi e decisionali per anni, fino alla conclusione della Conferenza dei Servizi. Sostenere “intanto lì si può fare lo stadio” che “vince” sull’aeroporto perché la pista è stata riportata in una situazione di stallo e ritardata nella realizzazione è quindi qualcosa che proprio non si può sentire. Richiama tanto i peggiori errori del passato, quando si metteva o si provava a mettere di tutto attorno allo scalo, col risultato (inconsapevole o voluto che fosse) di creare artificiosi conflitti tra progetti e bloccare sempre tutto.

Ovviamente entrambi i progetti coinvolti e i connessi investimenti sono da fare: entrambi sono utili e necessari per la città e l’area metropolitana, come quasi tutti riconoscono, pur con i diversi gradi di priorità che sussistono per necessità e per ampiezza dell’interesse generale (anche regionale e nazionale nel caso dell’aeroporto). Progetti che possono anche provare a coesistere in questo storico asse di sviluppo metropolitano a nord-ovest di Firenze (se non si riuscisse a mantenere lo stadio nell’area del Campo di Marte), ma l’ultima cosa di cui c’è bisogno da queste parti è inventare nuovi problemi anche dove per ora non ce ne sono. Ciò significa che l’idea di stadio nell’area di via Allende a Campi Bisenzio, per essere ascoltabile, deve nascere tenendo conto della pista 12/30 e del suo quadro di vincoli che interessano tale zona. Quadro complesso che implica vari aspetti e che solo il confronto con gli enti aeroportuali e aeronautici può delineare compiutamente.

Quel che però intanto si può ricordare è ciò che sta nelle carte della pista 12/30, quindi noto: la linea di volo che passa sulla parte nord dell’area di via Allende (sotto l’autostrada A11), circa 2,5 km dalla pista (come la zona Arno-Piagge dalla pista attuale); la porzione di area interessata dai vincoli delle zone di rischio (parte nord dell’area); il rapporto con le curve di isorischio (debitamente studiate nel corso della VIA); le superfici ostacoli e soprattutto i coni di atterraggio e decollo (che interessano buona parte dell’area). Ci sono poi altri aspetti connessi all’attività aerea ed a quello che sarebbe l’uso dell’area in occasione delle partite, come ad esempio, per dirne una semplice semplice, la necessità per gli elicotteri delle forze dell’ordine di volteggiare per lungo tempo in area stadio prima e dopo quasi tutte le partite.

Vale la pena ricordare anche che l’area di via Allende a Campi Bisenzio, con la sua destinazione (per ora) agricola ed a parco, sostanzialmente libera da insediamenti, si trova nello status più adeguato per un territorio posto sul prolungamento di una pista aeroportuale e tale sarebbe più opportuno che rimanesse invece di renderla edificabile (per qualunque grande insediamento). Tra i tanti punti di forza della nuova pista 12/30, uno è proprio quello di avere territorio in gran parte libero nei coni di volo per un’ampia distanza dall’aeroporto, con una situazione nettamente migliore rispetto all’attuale pista. Comunque evolva la vicenda, di certo anche solo aver pensato a tale area per un insediamento come stadio e cittadella non è stata la cosa più felice da fare in una pianificazione di buon senso.

E a tal proposito qualche domanda e osservazione sorge spontanea: possibile che per un’ipotesi di stadio fuori dal comune di Firenze (se lo stadio dovesse per forza finire fuori Firenze) l’unico posto preso in considerazione nell’intera area metropolitana debba essere proprio un punto in prossimità delle rotte e dei coni di volo della nuova pista? Possibile che un comune (e relativo sindaco) che ha fatto il diavolo a quattro contro la nuova pista sollevando preoccupazioni urbanistiche e ambientali di ogni tipo per il territorio (con i toni, i metodi e le conseguenze gravi ben note) si converta così velocemente per sostenere con tanto entusiasmo la trasformazione edificatoria di terreni agricoli e a parco, con tutti gli effetti urbanistici, ambientali, idrogeologici, di traffico, ecc. ecc.? Tutto è legittimo, ma un po’ di coerenza di fronte ai cittadini a volte sarebbe opportuna. E quando poi il sindaco di Campi, dopo ciò che ha contribuito a fare contro un’opera di interesse strategico metropolitano e regionale come l’aeroporto, adesso fa la morale e la predica sullo spirito di area metropolitana si raggiunge l’apoteosi del surreale.

Detto tutto questo, comunque, se l’ipotesi Campi dovesse essere vagliata con una proposta concreta, l’essenziale è che i progettisti partano dalla nuova pista 12/30 (che non possono non conoscere) e dal confronto con gli enti aeronautici per vedere cosa possa essere fatto e come e dove si possa fare e non propongano nulla che possa andare in contrasto con essa o che possa creare future limitazioni ai voli. Il progetto della nuova pista 12/30 c’è, è assolutamente valido e lascia sgomenti sentir dire in commenti vari che poi la pista si potrà spostare in qua o in là (!!).

Prima o poi la 12/30 deve essere realizzata e si spera che ciò possa avvenire più prima che poi, considerando l’assurdità del meccanismo con cui è stata bloccata a fronte degli studi e progetti che ne avevano decretato l’approvazione finale a tutti i livelli, l’utilità ed urgenza del progetto e la possibilità (volendo…) di stare nel piano per le infrastrutture che il Governo sta varando per il rilancio del paese, obiettivo per cui tutte le istituzioni toscane dovrebbero lavorare, non solo auspicandolo, ma battendo qualche pugno sulle scrivanie romane (governative e di partito) se ci fosse il sentore che ciò non fosse.

Sarebbe invece davvero paradossale che di fronte a un paese che con un consenso quasi unanime si appresta a far ripartire le opere strategiche, anche con strumenti speciali (sul modello del ponte di Genova o altro che sia), l’aeroporto di Firenze fosse tenuto di nuovo fermo al palo per iniziative toscane da risiko, monopoli e gioco dell’oca, da nuovi intenti pianificatori o da altri marchingegni che dovessero far avanzare altre opere da far diventare stato di fatto rispetto alla nuova pista.

Quindi, avanti con la nuova pista, da far ripartire senza inutili e grotteschi ritorni alla casella di partenza e, in parallelo, avanti con la soluzione del nodo stadio dove e come possibile, purché non sia una soluzione che interferisce con la nuova pista 12/30, che crea artificiosi contrasti tra opere e investitori e strumentalizza il tema stadio e le tifoserie come nuovo fronte anti aeroporto.

12 Responses to Aeroporto, pista, Campi e stadi…

  1. Roberto Biagiotti ha detto:

    In Italia per prendere decisioni veloci ci vogliono le tragedie come di recente è successo a Genova… da maremmano ho vissuto l’esperienza di lavorare nell’aeroporto di Peretola e domando, a tutti coloro che ritengono non importante il progetto della nuova pista con tutto l’ammodernamento aeroportuale, che cosa pensano dell’attuale condizione, dei rischi dei centri abitati ora coinvolti dal traffico aereo Fiorentino… ma possibile che ancora si pensi ai vantaggi di parte rispetto ai vantaggi della collettività… I sindaci della Piana (tutti) dovrebbero essere i primi a lottare per questa opera così importante. Ho sempre sostenuto una importante riflessione, se a Firenze l’aeroporto non esisteva e si doveva decidere se realizzarlo sarei stato contrario ma visto che esiste va paragonato ad un vecchio e importante ponte autostradale che di certo non può ne essere lasciato inadeguato e ne soppresso. R. B.

    • Giovanni ha detto:

      Credo che lei non abbia capito bene l’impatto delle nuova pista che farà decollare o atterrare su numerosi centri abitati, la vogliono perché passa sopra al duomo, si rende conto se per errore, che può succedere, un aereo abbatte la cupola del duomo….

      • admin ha detto:

        Caro Giovanni, ci scusi, ma è lei che non ha capito niente, forse perché non ha letto i progetti. La situazione è questa: con l’attuale pista gli aerei passano a bassa quota su molte aree abitate. Con la nuova pista gli aerei passeranno solo su aree disabitate (sui prati tra la fine della pista e lo svincolo di Firenze Nord) e dopo, ma a quote più elevate, su zone industriali. Inoltre la pista sarà unidirezionale (cioè atterraggi e decolli avverranno solo dalla parte ad ovest della pista (quella opposta a Firenze) e quindi nessun aereo sorvolerà Firenze e tantomeno il cupolone. Anche nel caso di rari eventi di difficoltà o emergenza, quando un aereo dovesse “riattaccare” per un mancato atterraggio, questo effettuerebbe comunque una virata che gli farebbe evitare la città. Sappiamo che ci sono gruppi ideologicamente contro l’aeroporto che diffondono queste falsità, ma basta scaricarsi dai siti del Ministero i progetti per rendersi conto di chi dice la verità.

  2. Salvatore ha detto:

    Admin, allora se dovessero farlo lo stadio a Campi in quella zona descritta, la pista si potrà fare lo stesso, speriamo di sì, va bene lo stadio nuovo e non un monumento fatiscente come il vecchio Franchi, ma anche la nuova pista è necessaria per lo sviluppo dell’area metropolitana Fiorentina. Ma altre zone di Campi meno impattanti con la nuova pista non esistono? Oppure Bagno a Ripoli vicino al nuovo centro sportivo mi sembrava più adeguato? grazie Admin

    • admin ha detto:

      Come scritto nel commento, la compatibilità tra l’ipotetico stadio nell’area di via Allende a Campi e la nuova pista progettata e da realizzare è tutto da verificare con gli enti aeronautici e aeroportuali in base a molti aspetti, nella speranza comunque che per lo stadio prenda corpo un’altra soluzione e localizzazione (al Campo di Marte o in altro posto) perché quel punto di Campi Bisenzio è sicuramente poco opportuno e per quei terreni vicini alle traiettoria e ai coni di volo della nuova pista sarebbe meglio che fosse mantenuta la destinazione attuale, agricola e a parco, senza edificare grandi insediamenti.

      • Salvatore ha detto:

        Grazie Admin. Castello o l’ex ippodromo le Mulina sarebbero l’ideale per lo stadio, ma questi sindaci della piana non erano favorevoli ai parchi e ora vogliono fare stadio e insediamenti commerciali pur di contrastare l’aeroporto, sono solo degli ipocriti non vogliono vedere il miglioramento che porta la nuova pista, prima facciamo la nuova pista e poi le altre cose

  3. Antonio ha detto:

    Siamo veramente alle comiche, adesso lo stadio, poi cosa???? (Sono Viola)

    • Salvatore ha detto:

      Hai ragione te, pur di mettere il bastone tra le ruote alla nuova pista le inventano di tutte, ma tanto non ci riusciranno la nuova pista si farà

  4. Toscoamericano ha detto:

    Il luogo di cui si parla in questo post si troverebbe a circa 1800 mt dalla fine della pista parallela.
    Non so quali siano i requisiti in Italia, ma negli Stati Uniti lo Stadio FirstEnergy di Cleveland si trova a 1000mt dalla testata della pista del Burke Lakeshore airport.
    Ma ancor piu’ vicino alla pista si trova lo stadio Avaya di San Jose, California, (aperto nel 2015) a soli 300mt dalla pista 12/30L dell’aeroporto intercontinentale di San Jose/Silicon Valley.
    Se vedono questa foto i comitati del No alla pista si prendono un colpo.
    https://images.app.goo.gl/KmXh7UgYKs9qTiVj9

    • admin ha detto:

      Sì è vero. Esistono esempi di impianti sportivi nei pressi di piste aeroportuali, solitamente strutture inserite in aree fortemente urbanizzate che circondano scali aerei. E qui la distanza della nuova pista 12/30 progettata per l’aeroporto di Firenze (testata verso la piana) dall’area di via Allende ipotizzata per il nuovo stadio è anche superiore a 1.800 m, è ricompresa tra 2.000 e 2.700 m tra i due lati di via Allende. Ma la particolarità che lascia più che perplessi per l’ipotesi nuovo stadio propio in quel punto della piana è che si andrebbe a scegliere un’area di nuova urbanizzazione, adesso sostanzialmente vuota, proprio sul prolungamento dell’asse della nuova pista e per gran parte nei rispettivi coni di volo, invece che scegliere altro luogo (tra Firenze e l’intera area metropolitana).
      Riguardo le norme, oltre al rispetto dei vincoli di altezza in base ai piani ostacoli, soprattutto per i coni di volo in asse pista (anche se lì siamo abbastanza lontani), in merito alle zone dei Piano di Rischio, ciò che già esiste sul territorio è acquisito come stato di fatto, mentre per nuove edificazioni devono essere rispettate le destinazioni consentite nelle diverse zone. ENAC più volte è intervenuta sulle progettazioni negli intorni aeroportuali per segnalare incompatibilità, ad esempio per i progetti dei nuovi stadi di Genova e Cagliari che erano stati ipotizzati nei pressi dei rispettivi aeroporti. Per lo stesso motivo non è fattibile lo stadio nell’area nord di Castello finché resta la pista attuale del “Vespucci”. Come scritto nell’articolo sul nostro sito, l’area di via Allende rientra nei vincoli dei Piano di Rischio (zona C) della nuova pista con la fascia nord sotto l’autostrada, rientra interamente nelle superfici ostacoli e per gran parte nelle superfici di atterraggio e decollo (anche se a quella distanza i problemi di altezze dovrebbero essere relativi). Ci sono però anche altri elementi da considerare legati alle attività connesse allo stadio e alla stessa struttura. Il tutto poi sarebbe da valutare in base a dove verrebbero esattamente collocate le varie strutture sportive, commerciali e annesse. Ciò che è certo è che un’area come quella di via Allende, per come è posta rispetto alla nuova pista, sarebbe preferibile che rimanesse com’è, agricola e a parco e comunque l’essenziale è che qualunque proposta di stadio parta dalla certezza di non creare problemi alla nuova pista 12/30.

      • Toscoamericano ha detto:

        A me sembra che a Firenze si cerchino tutte le scuse per non fare questa pista. Come si vede qui sotto non sembra che sia un problema fare uno stadio vicino ad un aeroporto in USA. E questo stadio e’ stato inaugurato solo qualche anno fa, mentre l’aeroporto esiste da prima della seconda guerra mondiale.

        https://images.app.goo.gl/ZePsxj722CbBp4ng7

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