30/12/2020 – Si attendevano dalla politica prove di serietà e buon senso dopo le polemiche ataviche e assurde sulla questione aeroportuale riscatenate in Toscana nelle ultime settimane: il segnale arrivato lo scorso lunedì dal consiglio comunale di Firenze, con l’approvazione quasi bipartisan di un atto solo “per” (la nuova pista, Firenze, la piana, l’area metropolitana fiorentina, la Toscana) e “contro” niente e nessuno, va in tale direzione, positiva e responsabile.

Un atto che ribadisce con chiarezza la necessità e la volontà di realizzare la nuova pista 12/30 progettata per il “Vespucci” di Firenze, per i suoi effetti positivi sulla funzionalità dello scalo, il miglioramento ambientale dell’attività aerea, la netta riduzione dell’impatto sugli abitati, la regolarità dei voli, la realizzazione di un vero sistema aeroportuale integrato tra Firenze e Pisa, e che dà mandato al sindaco Nardella di rappresentare e sostenere tale posizione in ogni sede istituzionale, regionale e nazionale.

Un atto (ordine del giorno collegato alla votazione di una delibera sulle partecipate del Comune) proposto, come primo firmatario, dal consigliere di Forza Italia Jacopo Cellai, condiviso dalla Lega e dal Gruppo misto (ex-candidato sindaco Bocci), supportato, con l’apporto di alcuni emendamenti per rimarcare alcuni aspetti, dalle forze di maggioranza (PD e Lista Civica Nardella), che d’altra parte avevano tale posizione nel proprio programma di governo e in precedenti atti, ed approvato da gran parte del consiglio comunale con 26 voti favorevoli. Non si può quindi che rimarcare, questa volta, la positività di un’iniziativa politica costruttiva sostenuta da gran parte delle forze di maggioranza e opposizione presenti in Palazzo Vecchio (quelle che rappresentano la quasi totalità dei cittadini elettori), secondo quello schema bipartisan che ovunque viene espresso in sostegno di infrastrutture strategiche quali sono gli aeroporti.

La votazione dello scorso lunedì è stata però anche significativa per evidenziare di nuovo l’insensatezza di chi resta contro (4 i voti negativi) ma anche la posizione di qualcuno che esprime ancora titubanze (5 “non voto”). Sui primi, dichiaratamente contro (Movimento 5 Stelle e Sinistra Progetto Comune) ci sarebbe davvero poco da dire: è impressionante l’ossessione con cui continuano a ripetere come dischi rotti le assurdità più abnormi contro la nuova pista e l’aeroporto dell’area fiorentina, dimostrando sempre di non conoscere (e non voler riconoscere) minimamente la realtà della situazione e dei progetti. Impressiona come forze che si proclamano vicine alla gente e ai cittadini possano continuare ad alimentare posizioni che vanno prima di tutto proprio contro i cittadini (residenti e lavoratori), contro i miglioramenti ambientali per la piana previsti con la realizzazione del masterplan, contro l’abbattimento dell’impatto sugli abitati connesso alla rotazione della pista e per il mantenimento delle disfunzioni operative della pista esistente che generano ulteriori impatti inutili.

Anche nella seduta consigliare di lunedì il Movimento 5 Stelle ha richiamato i comitati come fonte di ispirazione per la propria battaglia anti-aeroporto: sarebbe davvero curioso che prima o poi spiegassero perché in ogni occasione si richiamano alle posizioni dei comitati, ma solo dei comitati che gli fanno comodo dato che sistematicamente ignorano gruppi e comitati di cittadini che la nuova pista la  chiedono chiaramente e con forza, evidentemente considerandoli cittadini di serie B o chissà cos’altro. Ma dovrebbero spiegare anche perché in Toscana continuano a ritenere improponibile l’esistenza di due aeroporti – lunedì hanno ribadito anche questo – mentre in ogni altra regione supportano con convinzione l’esistenza anche di tre o quattro aeroporti, a distanze simili o anche inferiori a quelle tra Firenze e Pisa, e ne sostengono e rivendicano con orgoglio il potenziamento di piste e infrastrutture annesse. Posizioni che ormai andrebbero lasciate nella loro palude di insensatezze, strabismi e doppiopesismi, senza commento, se non fosse che tali posizioni, pur assolutamente minoritarie e localistiche, per ora sono rappresentate anche da personaggi che siedono nel governo nazionale e relativa maggioranza e da forze che qualcuno ogni tanto paventa di coinvolgere in alleanze di governo locali.

In merito invece a chi ha espresso ancora qualche titubanza (non votando l’atto o esprimendo qualche “se e ma”) va rimarcato come in tale posizione pesi ancora una conoscenza incompleta del progetto: in vari interventi è stata richiamata la necessità di introdurre le (doverose) attenzioni per gli aspetti ambientali, ma chi conosce davvero il progetto della nuova pista e il masterplan che era arrivato a fine procedure e all’approvazione in Conferenza dei servizi sa con quale attenzione sia stato trattato ogni aspetto ambientale, quante opere siano dedicate al territorio, al miglioramento qualitativo e quantitativo delle aree naturali, al parco della piana, all’innalzamento della sicurezza idraulica, oltre all’evidenza dell’abbattimento degli impatti dei voli sugli abitati, palese al di là dell’attestazione di studi e valutazioni guardando la diversa giacitura della pista, così come il minore impatto di un’infrastruttura con operatività regolare. Proprio per questo risulta inconcepibile il blocco dell’iter del masterplan innescato a colpi di cavilli e burocrazia  (con grave responsabilità di chi l’ha voluto promuovendo i ricorsi al TAR): se non fosse avvenuto, adesso il masterplan sarebbe in realizzazione proprio nelle opere territoriali e ambientali propedeutiche alle opere aeroportuali.

Un atto come quello approvato nel consiglio comunale di Firenze, per chiedere la più rapida ripresa del percorso verso l’attuazione del masterplan con la nuova pista e la creazione di un vero sistema aeroportuale toscano, dovrebbe essere quindi sottoscritto senza titubanze (e senza “non voti” o uscite d’aula) e riproposto negli altri consessi istituzionali di area metropolitana, com’è stato suggerito anche dai proponenti, e in Regione, per rimarcare in modo bipartisan chi è per la Toscana (i cittadini, l’ambiente, i territori, l’occupazione) e chi continua a remare contro.

Dopodiché, ovviamente, impegni e propositi (pur significativi) servono a poco se non sono seguiti da atti concreti, di competenza esclusiva di chi ha responsabilità di governo ai vari livelli, dall’area metropolitana a Roma passando dalla Regione. Il che significa trovare la via per far ripartire davvero al più presto il percorso verso la realizzazione della nuova pista e opere connesse, ossia per andare verso l’apertura di cantieri e non di tavoli e dibattiti (già fatti fino allo sfinimento), semplificando ogni ulteriore procedura inutile (perché già fatta) e ripetitiva che si pari davanti, su un progetto tecnicamente e ambientalmente del tutto valido ed eliminando ogni ulteriore perdita di tempo. Se il 2021 si aprisse con qualche segnale in tal senso sarebbe già un bel risultato. Intanto chiudiamo comunque quest’anno con un plauso all’iniziativa politica costruttiva promossa nel consiglio comunale di Firenze.

 

One Response to Firenze: politica in pista (quasi) bipartisan

  1. Salvatore ha detto:

    Mi auguro vivamente, Caro Admin, ormai siamo abituati a certi proclami negli anni passati in favore della nuova pista vedi Renzi, Rossi, Nardella ecc.ecc., che non siano tutte chiacchiere fine a se stesse, vedi anche ristrutturazione stadio Franchi e stazione TAV Foster

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