Presentazione standard di PowerPointSi è tenuta oggi in Palazzo Vecchio la conferenza stampa di presentazione del nuovo masterplan 2014-2029 dell’aeroporto di Firenze approvato dal CDA di ADF lo scorso 16 ottobre e approvato in linea tecnica da ENAC il 3 novembre.

Le caratteristiche del piano, il suo significato per la città, l’area metropolitana e la regione, gli aspetti tecnici, le previsioni di traffico e l’inserimento nel quadro del sistema aeroportuale toscano e nel processo d’integrazione tra gli scali di Firenze e Pisa sono state illustrate dal sindaco di Firenze Dario Nardella, dal presidente di ADF Marco Carrai, dal presidente di ENAC Vito Riggio, dal presidente di Corporacion America Italia Roberto Naldi, dal direttore centrale infrastrutture aeroporti dell’ENAC Roberto Vergari, dall’amministratore delegato di ADF Vittorio Fanti.

Il futuro assetto del “Vespucci”, basato su una previsione di 4,5 milioni di passeggeri al 2029, vede come intervento portante la pista 12/30 “parallela convergente”, come noto nella versione di 2.400 metri, sostanzialmente posizionata come delineato nei precedenti studi e progetti. La novità riguarda la disposizione dell’area terminale, che supera gli attuali confini entro cui finora era stata costretta per svilupparsi con piazzali aeromobili, aerostazione e strutture connesse in continuità con l’attuale terminal verso l’area di Castello. A tale assetto è connessa la nuova soluzione per l’arrivo in aeroporto della linea 2 della tranvia, non più a raso sul fianco destro dell’attuale terminal ma in sotterranea sotto la nuova struttura.

Lo scalo vedrà incrementare da 17.900 a 48.226 mq la superficie dell’aerostazione, da 9 a 12/18 i gates, da 17 a 26 le piazzole di sosta aeromobili, da 1.545 a 3.597 i parcheggi auto. È confermata la realizzazione di un nuovo terminal per l’aviazione generale e di un’area cargo, disposti ad ovest della pista. Saranno eliminate le vecchie strutture dello scalo, lungo l’autostrada A11. Previsto il collegamento dell’aeroporto alla futura rete di teleriscaldamento e teleraffreddamento connesse al nuovo termovalorizzatore, per contribuire all’abbattimento delle emissioni atmosferiche. L’intero nuovo assetto dell’area terminale sarà compatbile con la pista attuale e l’intero masterplan sarà realizzabile senza interferire con la funzionalità dello scalo.

Il complesso delle opere prevede un investimento totale di circa 300 milioni di euro (150 autofinanziati e 150 da finanziamenti pubblici, in linea con i regolamenti europei in materia), con una parte sostanziale di 200 milioni nella prima fase 2014-2018 (e con un impegno immediato di 8 milioni entro il 2015 per adeguamenti sull’attuale aerostazione), quindi altre due fasi da 50,6 e 17,5 milioni per concludere l’intero progetto entro la fine del 2017. È infatti confermata la vera e propria sfida, per tutti i soggetti coinvolti, di adempiere nei tempi più brevi possibile a tutti i passaggi previsti dalle norme, con la consegna della documentazione al Ministero per l’avvio della procedura di VIA entro dicembre 2014 e l’ottenimento del definitivo decreto approvativo del masterplan nei tempi utili per agganciare la scadenza dell’aprile 2015 dettato dal decreto “Sblocca Italia”, con l’apertura dei primi cantieri entro agosto 2015.

In ottica di sistema toscano è stata confermata la specializzazione prevista per gli scali di Firenze e Pisa, con il “Galilei” capace di accogliere collegamenti intercontinentali e dedicato a voli europei soprattutto con vettori low cost; per Firenze un traffico più business operato da vettori tradizionali e low fare (non low cost) sul corto-medio raggio con voli per gli hub e “point to point” su scala europea e mediterranea, fino alla penisola arabica. Secondo il piano delineato assieme dal management di SAT e ADF, si prevede per il sistema toscano il passaggio dalle 92 destinazioni servite con voli diretti del 2014 alle 130 del 2028, da 105 a 160 passerà l’offerta di frequenze giornaliere, da 32 a 45 i vettori operanti sui due scali, con un traffico passeggeri previsto in crescita, come noto, dai circa 7 milioni del 2014 a 11-12 milioni al 2029. 7 milioni saranno gestiti dal “Galilei” di Pisa, soglia che costituisce il massimo prevedibile per lo scalo pisano date le sue servitù militari che non consentono maggiori sviluppi di traffico e di infrastrutture civili. Tra i 4,5 e i 5 milioni potrà essere la quota gestita dal “Vespucci” di Firenze.

Entro la procedura di VIA o nella successiva Conferenza dei Servizi si confida di poter risolvere la questione della divergenza con la previsione della pista di 2.000 metri introdotta nella variante approvata dalla Regione Toscana nel luglio scorso, in contrasto con l’indicazione di ENAC. Sulla questione – ha spiegato il presidente dell’ENAC Riggio – la disposizione tecnica dell’ente nazionale ha prevalenza su qualunque atto urbanistico regionale e locale, quindi questo passaggio del piano urbanistico regionale potrà essere modificato senza che ciò comporti la necessità di ulteriori passaggi politici e approvativi (tutto ciò confidando nella massima collaborazione degli enti locali, nell’interesse generale della regione).

Sulla questione dell’interferenza del progetto del nuovo stadio alla Mercafir con le zone di rischio della nuova pista, emerse sulle cronache dei giornali in questi giorni, il sindaco Nardella ha precisato che la situazione sarà valutata dal Comune in base ai nuovi vincoli che saranno ufficializzati da ENAC, chiarendo che la realizzazione della pista e del nuovo assetto aeroportuale è prevalente su qualunque altra previsione del quadrante nord-ovest di Firenze e che comunque si cercherà la possibilità di far coesistere correttamente tutte le opere.

Qui il materiale illustrativo presentato nella conferenza stampa

Tagged with:  

3 Responses to Presentato il masterplan 2014-2029 del “Vespucci” di Firenze

  1. firenze ha detto:

    Grande progetto ma sono come san tommaso, finché non vedo non credo.

  2. paolo ha detto:

    Il mio povero pensiero da cittadino su questo allungo di pista sia veramente inutile…. sacrificare e mettere a rischio tutta una serie di Comuni limitrofi per allungare la pista di Firenze ( sia una cag…. )( scusate il termine) …. con tutti problemi di tecnici climatici che una zona come è situata Firenze … sarà una pista che lavorerà al 40% …. con una Aeroporto a due passi come quello di Pisa che potremmo intensificare e sfruttare già il lavoro che svolge ….. creando o ampliando anche con un bel servizio di trasporto di collegamento con Pisa -Firenze, anche qui creando una rete Ferroviaria, anche nuova, …( anche questo crea lavoro nuovo se serve….) .
    Mi piacerebbe sapere da questi signori i benefici che porterebbe questa pista aeroportuale nuova…. Forse prima bisognerebbe ampliare i vari Business su Firenze… che a parte i monumenti e musei ecc. ecc non ha un caz…..
    ed meglio non esprimere altro perché non sarebbe piacevole altri giudizi…
    saluti

    • admin ha detto:

      Constatiamo dalle sue affermazioni che non conosce assolutamente la questione aeroportuale toscana e quindi sarebbe troppo lungo risponderle punto per punto. Le consigliamo, se le interessa, di trovare su questo stesso sito le risposte ai suoi dubbi. Un’unica considerazione in merito all’utilizzo dell’aeroporto di Pisa come alternativa del potenziamento di Firenze: lo scalo di Pisa ha problemi ambientali (le traiettorie di volo passano sul centro di Pisa) e di mancanza di spazi (si stanno abbattendo delle abitazioni per fare spazio all’aeroporto) che non consentono una cosa del genere. La nuova pista, come ormai è stato ampiamente dimostrato, migliora sensibilmente la situazione ambientale di tutta la piana, gli aerei non disturberanno più gli abitanti e ogni milione di passeggeri in più porterà circa 1.000 posti di lavoro. Faccia un po’ lei…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *