5/3/2020. Toscana Aeroporti ha risposto oggi, per “diritto di replica”, all’articolo apparso lo scorso 3 marzo su Il Fatto Quotidiano con titoli e contenuti imprecisi o del tutto falsi in merito alle vicende dell’aeroporto di Firenze, del masterplan, delle procedure seguite nella sua approvazione e delle relative norme, trattate utilizzando argomentazioni dei soliti “comitati contro” della piana fiorentina. Di seguito riportiamo l’intervento pubblicato sul numero odierno del quotidiano, nel quale viene fatta chiarezza in particolare sulla questione della relazione della procedura del masterplan fiorentino con la nuova normativa europea sulle valutazioni ambientali recepita nel 2017 dal nostro paese e che più volte è stata di nuovo malamente e impropriamente tirata in ballo in questi giorni dal fronte del “no aeroporto”.

 

DIRITTO DI REPLICA

Nell’articolo a firma Giacomo Salvini “L’Ue boccia Gentiloni sui soldi all’aeroporto”, ci sono una serie di imprecisioni se non di veri e propri falsi. Anzitutto nel titolo in prima pagina. L’Unione Europea non ha bocciato il Governo italiano (e non il suo Presidente pro tempore) sui soldi all’aeroporto. Nulla c’entra questa procedura di infrazione con il finanziamento dell’aeroporto di Firenze. Ma proprio nulla.

Il commissario europeo all’Ambiente ha avviato una procedura di infrazione a seguito del mancato adeguamento delle legislazione Italiana alla Direttiva Europa 2014/52 concernente lavalutazione dell’impatto ambientale (VIA) di determinati progetti pubblici e privati. In pratica nel 2014 l’Unione Europa ha emanato una direttiva sul tema della VIA che l’Italia ha recepito con il d.lgs.104/2017 che ha modificato il precedente d.lgs. 152/2006. Secondo il commissario all’Ambiente questo decreto in alcuni punti non ha sufficientemente rispettato i dettami della Direttiva europea. Va ricordato che il d. Lgs. 104/2017 fu anche impugnato dalle Regioni davanti alla Corte Costituzionale che lo dichiarò, salvo per alcuni marginali aspetti che non riguardano l’oggetto di questa discussione, perfettamente legittimo.

 La procedura di infrazione n. 2019/2308 per il non corretto recepimento delle Direttive europee sulla Valutazione di Impatto Ambientale investe solo alcune disposizioni del d.lgs. 104/2017, tutte relative alle procedure di VIA da instaurare in base a tale nuova disciplina e non alla VIA relativa all’Aeroporto di Firenze, che, come previsto dalle stesse direttive europee, rimaneva disciplinata dalla normativa precedentemente in vigore.

L’unica disposizione di tale decreto legislativo applicata nella VIA dell’Aeroporto di Firenze è l’art. 23 (disposizioni transitorie e finali). Tale articolo ha previsto, non per l’Aeroporto di Firenze ma per la generalità dei procedimenti di VIA pendenti alla data della riforma, la possibilità di applicare la nuova disciplina mediante integrazioni documentali da sottoporre alla sola fase della valutazione. Come è agevole constatare dalla lettera di avvio del procedimento di infrazione, l’art. 23 non ha formato oggetto di contestazione alcuna.

L’affermazione secondo cui il procedimento avviato dalla Commissione avrebbe comportato l’illegittimità della VIA dell’Aeroporto è dunque palesemente infondata. Il signor Ciulli da voi intervistato come esperto di Direttive europee e Leggi italiane, essendo in realtà solo un cittadino che legittimamente avversa la nuova pista, sarà chiamato altrettanto legittimamente a rispondere delle sue imprecisioni davanti al Tribunale perché non è tollerabile che si parli di Leggi ad aeroportum o di presunti favori fatti.

L’ampliamento dell’aeroporto, il giorno che sarà realizzato, e lo sarà non fra decenni ma molto meno con buona pace del signor Ciulli, sarà conforme al procedimento amministrativo e legislativo tracciato dalla sentenza del Consiglio di Stato che, come gli avversari della pista hanno capito e quindi cominciano ad agitarsi, non ha bocciato la nuova pista né tantomeno gli studi fatti ma solo la procedura amministrativa. Sicuramente la seconda volta non saranno compiuti gli stessi errori e quindi confidando nello stato di diritto riteniamo che una volta ottemperati i rilievi del Consiglio di Stato, avremo approvato il progetto ritenuto tuttora di interesse nazionale.

Quanto al fatto che il presidente di Toscana Aeroporti sia il braccio destro del senatore Renzi non risulta alla Società allo stato attuale nessun rapporto di collaborazione tra i due nè peraltro il sig. Carrai ha mai avuto alcun ruolo durante il Governo presieduto dal senatore Renzi, peraltro antecedente al d. Lgs. contestato, quindi l’affermazione da voi fatta non corrisponde al vero.

TOSCANA AEROPORTI SPA

2 Responses to Toscana Aeroporti replica al Fatto Quotidiano

  1. Andrea Fossi ha detto:

    Bene! Che sia chiaro a tutti questa pista s’ha da fare! E, ancor prima che di Toscana aeroporti, è di sommo interesse per gli abitanti di Quaracchi Peretola e Brozzi, i veri sorvolati e non chi si spaccia pet tale e vivendo a Carmignano e territori limitrofi non lo è ora come non lo sarà dopo con la nuova pista parallela, se non ad altezze così elevate che rendono furioso chi ora ha gli aerei a 80/90 metri dalla testa. Quindi, forza Toscana Aeroporti, avete intere popolazioni con voi. Non mollate, ve ne prego a nome di tutti noi. Andrea Fossi

  2. Salvatore ha detto:

    La pista si farà, volenti o nolenti, perché neccessaria per Firenze. Signori del no, per ora avete vinto una battaglia, anche se con modi non chiari e confusi, ma la guerra la vinciamo noi del SI PISTA, fatevene una ragione.

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