21/5/2021 – È stato confermato e inserito nel PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) l’investimento da 235 milioni per l’interramento di un tratto della linea ferroviaria Catania-Siracusa, opera propedeutica al potenziamento delle infrastrutture di volo dell’aeroporto di Catania. L’eliminazione dell’ostacolo ferroviario è necessario per liberare l’area oltre la testata della pista esistente, che verrà allungata e destinata a bretella di rullaggio, e per la realizzazione della nuova pista sostitutiva dell’attuale, interventi previsti nel masterplan aeroportuale in approvazione presso il Ministero della Transizione Ecologica.

Il finanziamento per l’adeguamento della ferrovia, già inserito da tempo nelle varie pianificazioni statali, è stato ricompreso adesso nel PNRR che ne delinea tempistiche rapide e definite (via ai lavori previsto per l’anno in corso), mentre il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha appena dato il via libera al progetto.

L’intervento sulla linea ferroviaria che lambisce l’attuale sedime dell’aeroporto è necessario per realizzare il nuovo assetto con la nuova pista di 3.200 metri, parallela a quella esistente di 2.436 metri, con l’obiettivo di sviluppare ulteriormente il traffico dello scalo, sesto aeroporto nazionale per passeggeri (12,1 milioni nel 2019), posizionato a 2 km dal centro cittadino: da una parte si punta ad aprire voli intercontinentali e far operare velivoli wide body (oggi accoglibili in Sicilia sulla pista di Palermo), dall’altra parte la nuova pista, traslata rispetto all’esistente, permette di aumentare lo spazio per le aree di parcheggio ed i raccordi, oggi sacrificati per la vicinanza all’attuale infrastruttura di volo.

L’opera preliminare alla realizzazione del progetto aeroportuale, oltre all’interramento dei binari, comporta anche lo spostamento della stazione Bicocca, principale scalo merci della città, attualmente posizionata in asse con la futura pista. Intanto, quale opera esterna sempre funzionale all’aeroporto, nei mesi scorsi è stata completata la nuova stazione “Aeroporto” sul tratto di ferrovia che rimarrà nell’attuale configurazione, già inserita nella rete RFI e servita da treni regolari dallo scorso 13 marzo.

Il progetto ferroviario previsto per lo sviluppo dell’aeroporto di Catania replica la tipologia di intervento attuato nel 2004 a Bologna per consentire l’allungamento della pista da 2.450 a 2.800 metri, interrando il tratto ferroviario che passava al margine ovest del sedime dello scalo. Opere tecnicamente impegnative ed economicamente rilevanti, ma normalmente programmate e realizzate per migliorare l’operatività di infrastrutture strategiche quali sono gli aeroporti.

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Veduta aerea dell’aeroporto di Catania Fontanarossa.

25/4/2017 – Nei giorni scorsi è stato ufficializzato in Gazzetta Ufficiale il piano del CIPE (Comitato Interministeriale Programmazione Economica) comprendente il finanziamento di 235 milioni di euro per opere ferroviarie funzionali ai progetti di adeguamento dell’aeroporto di Catania. In particolare l’intervento riguarda l’interramento di un tratto della ferrovia Catania-Siracusa che passa vicino all’aeroporto, opera necessaria per adeguare la testata ovest della pista esistente e realizzare la nuova pista prevista nell’ambito del piano di sviluppo dello scalo. Tra le opere ferroviarie per l’area catanese è compresa anche la realizzazione sulla stessa linea di una nuova stazione “Aeroporto” (5 milioni a carico di RFI) per connettere l’aerostazione alla rete di trasporto su ferro. Intanto nelle scorse settimane Ministero della Difesa, ENAC e SAC (gestore dell’aeroporto) hanno siglato l’accordo per la cessione ad usi civili di terreni e strutture militari presenti nel sedime, intesa che segue la recente cessione ad usi aeroportuali di altri terreni esterni da parte del Comune di Catania, nell’ambito del piano di espansione previsto nel masterplan dello scalo.

L’aeroporto di Catania (7,8 milioni di passeggeri nel 2016), a circa 5 km dal centro città, è attualmente dotato di una pista di 2.436 metri (la pista originaria, portata a 2.240 metri nei primi anni ’60 e all’attuale dimensione negli anni ’70), disposta con orientamento 08/26 tra la strada statale litoranea SS114 da una parte e la ferrovia Catania-Siracusa e altri assi viari dall’altra. La realizzazione della nuova pista, parallela a quella esistente e con lunghezza di 3.200 metri (più fasce di sicurezza), è stata progettata per accogliere velivoli wide-body impiegati su tratte a lungo raggio. L’intervento rafforzerà il ruolo di Fontanarossa nel sistema aeroportuale della Sicilia orientale (come individuato nel Piano Nazionale Aeroporti), al fianco dello scalo di Comiso (Ragusa), circa 90 chilometri da Catania, attivo dal 2013 con pista di 2.538 metri, nell’ambito del sistema aeroportuale complessivo regionale che comprende anche il sistema della Sicilia occidentale con gli scali di Palermo Punta Raisi e Trapani e gli aeroporti di Lampedusa e Pantelleria.

L’opera accessoria prevista per l’adeguamento e sviluppo dell’aeroporto di Catania replica la tipologia di intervento attuato nel 2004 a Bologna (con una spesa di circa 150 milioni di euro) per consentire l’allungamento della pista da 2.400 a 2.800 metri, interrando il raccordo ferroviario che passava al margine ovest del sedime dello scalo e che oggi sottopassa la testata 12 della pista. Opere tecnicamente impegnative e economicamente rilevanti, programmate e realizzate per migliorare l’operatività di infrastrutture strategiche quali sono gli aeroporti.

Il progetto della nuova pista dell’aeroporto di Catania.

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