SAS avvia il Firenze-Copenaghen

On 11 Aprile 2019, in Senza categoria, by admin

11/4/2019 – È iniziata formalmente oggi (anche se con falsa partenza) la nuova rotta da Copenaghen a Firenze operata da SAS Scandinavian Airlines, che per la prima volta scende sullo scalo fiorentino. La falsa partenza è dovuta al fatto che Firenze ha accolto il nuovo vettore con il suo più classico biglietto da visita aeronautico: condizioni meteorologiche non ottimali (nel caso odierno pioggia a tratti, con qualche nodo di vento) che abbinate alla pista troppo corta e penalizzata hanno prodotto il solito effetto, inducendo al dirottamento del volo inaugurale verso Bologna…

Soprassedendo dai soliti commenti per questa situazione ben nota (nelle cause e nella soluzione), veniamo comunque al nuovo volo che da oggi è attivo, con tre frequenze settimanali (lunedì, giovedì e domenica), effettuate con Airbus A319 da 141 posti che copre la tratta in due ore e dieci minuti (tra luglio e agosto sono previste alcune variazioni nell’operativo).

Il nuovo volo SAS su Firenze rientra in un piano di potenziamento della rete europea lanciato nel 2019 dal vettore, compagnia di riferimento per l’area scandinava con sede in Svezia e principale base operativa a Copenaghen. Per Firenze si tratta del rafforzamento dei collegamenti con la capitale danese (in aggiunta al volo operato stagionalmente da Vueling con due frequenze settimanali) e dell’arrivo di un nuovo prestigioso vettore nell’ottica dello sviluppo dei collegamenti operati dai vettori tradizionali per le capitali e le principali città europee.

Scandinavian Airlines utilizza per il corto-medio raggio una flotta composta da velivoli delle famiglie Airbus A320 (comprendenti quattro A319), Boeing 737 e Bombardier CRJ900, ma ha in atto il processo di standardizzazione sui nuovi Airbus A320neo (new engine option), in parte già entrati in servizio e che entro il 2023 raggiungeranno gli 80 esemplari. Il nuovo aereo “ecologico” potrà essere introdotto anche sulla rotta con Firenze quando sarà disponibile la nuova pista. Pista che potrà garantire a SAS, come ad ogni altro vettore, una normale operatività da aeroporto “civile”, qualunque aereo venga utilizzato, ed evitare altre figuracce internazionali a Firenze e alla Toscana.

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9 Responses to SAS avvia il Firenze-Copenaghen

  1. Francesco ha detto:

    Mi scusi alla mia domanda stupida : ma prima di intraprendere una rotta i piloti non sanno già le caratteristiche della pista e relative limitazioni ? Ora mi chiedo come mai altre compagnie atterrano senza problemi!!
    Stando a queste limitazioni la compagnia SAS NON ATTERREREBBE mai a firenze visto che bastano 4 nodi di vento e dirotti su altri aeroporti !! Immagino 10/12 nodi e oltre che succede!! !! Ora dico che son venuti a fare ad aprire una rotta se poi dirottano sempre su Bologna visto che hanno già un paio di voli ? Saluti

    • admin ha detto:

      A parità di condizioni meteorologiche (a volte anche di tipo di aereo) può variare l’applicazione delle limitazioni da un vettore a un altro in base a propri criteri. Per questo può capitare che nello stesso momento un volo operi e un altro no (succede sia per i voli di linea, sia per i privati), come può accadere, sulla pista attuale, che un vettore non operi il volo anche con soli pochi nodi di vento se abbinati ad altre situazioni come la pista bagnata (oltre certe soglie di vento, come 10-12 nodi in coda, anche senza pioggia, i problemi sono invece per tutti). Riguardo SAS comunque, la causa del dirottamento del volo è stata indicata in un problema tecnico del vettore, come riportato in altri commenti a questo post, e quindi in questo caso non a specifiche condizioni meteo sul “Vespucci”, come risultava inizialmente.

  2. Diego Arnone ha detto:

    Amici,cari,il meteo non c’entra nulla in questo caso.Trattasi,invece,di errata programmazione del computer di bordo dell’Airbus 319,che non aveva nel sistema le tratte FLR – CPH e ritorno…Saluti

  3. Gianni P. ha detto:

    Il dirottamento non è dipeso dal tempo, ma perchè non era stato caricato sul computer la destinazione FLR.

    • admin ha detto:

      Inizialmente ci risultava che il volo SAS venisse riprogrammato su Bologna per le previsioni meteo del pomeriggio, in particolare per la pioggia (e quindi condizioni di pista bagnata), che in parte si sono verificate (nella stessa fascia oraria ha dirottato a Bologna anche un volo Air France).
      Abbiamo invece preso atto della causa ufficiale indicata nel problema tecnico del vettore e quindi, in questo caso, non per la situazione dello scalo fiorentino.

  4. antonio ha detto:

    CHE FIGURE DOBBIAMO FARE , PER QUESTI COMUNI LIMITROFI CHE IN QUALSIASI ALTRA NAZIONE NON ESISTONO . CONTINUO A NON CAPIRE IL PERCHE RICORRERE AL TAR ,

  5. Luca Aucello ha detto:

    Buongiorno, vorrei aprire una questione essendo un pilota. I giorni di tramontana cioé vento forte da Nord Est sono molti in un anno nella zona della piana. L’Appennino qui tende potenziare l’effetto di sottovento come ben noto a tutti. A cosa serve quindi costruire una pista di traverso ai venti prevalenti annuali, SW mesi caldi NE mesi freddi? Fate un calcolo di quanti aerei di linea non preparati non riuscirebbero ad atterrare con anche solo 20kt al traverso e con un autostrada che corre vicina. Secondo voi se i vecchi piloti, quelli veri che volavano a naso avevano costruito Peretola nella direzione di ora è perché con qualsiasi aereo, deltaplano, parapendio si atterra e si decolla con il vento contro. Se non vi torna questo piccolo ma assolutamente ridicolo aspetto potete andare sul sito del Lamma Meteo o rivedere i dati Metar di LIRQ per rendervi conto che la nuova pista é un auto a tre ruote quadrate.

    • admin ha detto:

      Come già ricordato in precedenti risposte, il progetto della nuova pista è stato predisposto fin dall’inizio partendo da una serie di prerequisiti posti per superare le criticità dell’attuale aeroporto e uno di questi, naturalmente, è stato il miglioramento operativo dello scalo rispetto all’incidenza dei venti per i velivoli di riferimento che il “Vespucci” deve accogliere. La pista 12/30 è stata scelta quindi perché nettamente migliorativa, con un effetto dei venti al traverso in realtà molto meno penalizzante (poco significativo) rispetto all’attuale incidenza dei venti in coda ai velivoli in atterraggio o in decollo sulla pista esistente che provocano i continui dirottamenti.
      La nuova pista è stata approvata nella configurazione prevista dall’ente tecnico responsabile (ENAC) proprio perché ritenuta valida per garantire la necessaria operatività allo scalo e più volte, nel corso delle procedure del masterplan, ENAC ha ribadito la validità della soluzione proprio rispetto ai venti.
      Peraltro la pista riorientata al fianco dell’autostrada A11 è stata proposta in realtà molte volte nel passato, fin dal periodo della seconda guerra mondiale, perché sempre ritenuta assetto migliore per adeguare lo scalo alle esigenze dell’aviazione che via via evolveva (e per tutte le altre ragioni funzionali e ambientali), mentre l’orientamento della pista attuale, realizzata alla fine degli anni ’30, poteva andar bene per i piccoli velivoli dell’epoca (così come magari potrebbe andare bene oggi per i più piccoli aerei di aero club o aviazione generale), perché non avevano grandi problemi ad atterrare e decollare anche dalla parte di monte Morello, pur con difficoltà per le frequenti turbolenze sotto monte.
      Da ricordare anche che l’orientamento progettato oggi per la nuova pista corrisponde allo stesso orientamento che aveva la pista del nuovo aeroporto di S.Giorgio a Colonica che stava per essere costruito nei primi anni ’70, in quanto anche in quel caso ritenuto migliore per un’infrastruttura di volo posta nella piana tra Firenze e Prato.

    • Robert ha detto:

      Il massimo “demonstrated” cross wind component di operatività del B737, il narrow body più usato qui in USA, è 36 Knts (nodi) mentre il tail wind component è 15 Knts. Questo su pista asciutta.

      In realtà molte compagnie USA raccomandano ai propri piloti di evitare decolli e atterraggi quando il cross wind component è superiore ai 30 Knts, ma abbiamo ogni tanto situazioni con venti superiori e i piloti atterrano ugualmente. Anche se poi sta al capitano decidere e ogni tanto qui a OAK tali condizioni avvengono nella nostra unica pista operativa per i wide body (casualmente pure la nostra 12/30).

      Non so quanto siano forti tipicamente i venti da NE o SW a Peretola, cioè venti che sarebbero perpendicolari alla pista proposta, ma 30 Knts sono 55 km/h e francamente non credo che a Firenze alte velocità del vento avvengano con grande frequenza quanto da noi in prossimità del Pacifico con enormi escursioni termiche tra costa e interno.

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