13/2/2020. Riportiamo di seguito il testo della lettera diffusa da Paolo Gambaro, amministratore della pagina Facebook W la nuova pista di Peretola in seguito alle dichiarazioni dell’ex-sindaco di Pisa Paolo Fontanelli (attualmente di Articolo 1) apparse sulla stampa che rilanciano una vera e propria nuova dichiarazione di guerra contro l’aeroporto di Firenze da portare entro la coalizione di centro-sinistra. Dichiarazioni emblematiche di come, nel 2020, in Toscana ci sia ancora chi vuole rimanere saldamente ancorato alle peggiori logiche di “lotta aeroportuale” del secolo scorso.

Nel nostro primo post del 2020 (Buon Anno…), invitavamo a far bene attenzione all’atteggiamento che sarebbe stato assunto da politici, partiti e coalizioni (di tutti i colori…) sulla questione aeroportuale fiorentina in vista delle elezioni regionali e rifuggire da chiunque palesasse ancora contrarietà, ambiguità o tentativi di ripensamento o congelamento tattico, palesi o mascherati, rispetto alla nuova pista del “Vespucci” (ormai da tempo studiata, valutata ed approvata nella sua validità tecnica e ambientale in ogni aspetto possibile e in ogni sede competente). Le posizioni politiche anti-aeroporto che ancora circolano, pur ristrette nei propri orticelli campanilistici, ideologici, partitici o di altra natura, ne sono esattamente uno dei peggiori esempi e la lettera diffusa dal gruppo W la pista di Peretola è un appello alla chiarezza (rivolta in questo caso al centro-sinistra, ma da esigere da tutti) del tutto condivisibile. 

 

Leggo sul Tirreno che l’ex sindaco di Pisa Paolo Fontanelli di Articolo 1 manda, a nome della lista di sinistra in corso di formazione, un messaggio al candidato presidente alle regionali Eugenio Giani: «Sugli aeroporti sarà battaglia prima e dopo le elezioni».

Al di là che opporsi allo sviluppo di Peretola per sostenere l’aeroporto di Pisa è irragionevole perché significa non aver compreso la complementarietà dei due scali, quelle di Fontanelli sono dichiarazioni che dimostrano che forze di estrema sinistra vogliono entrare in coalizione con il Partito Democratico non per battere un avversario comune ma per modificare decisioni già prese sull’ampliamento dell’aeroporto.

Rilevo una forte costernazione in quella parte di iscritti al gruppo “W la nuova pista” che voterebbe centrosinistra. Prima hanno visto che l’unico politico toscano chiamato a partecipare alla direzione nazionale PD è Marco Furfaro, contrario allo sviluppo dell’aeroporto, poi vedono l’entrata nella coalizione di movimenti della sinistra estrema che non rinunciano alle campanilistiche guerre contro l’aeroporto ma anzi palesano, e neppure velatamente, l’intenzione di rimettere tutto in discussione nell’eventualità in cui il Consiglio di Stato confermi la decisione del TAR. 

Non oso pensare cosa accadrebbe se l’alleanza si allargasse anche al M5s come auspicato dal segretario nazionale del Pd Zingaretti: il complotto contro le infrastrutture sarebbe servito.

Nessuno può dubitare della volontà genuina del candidato Eugenio Giani di realizzare la nuova infrastruttura ma chiedo a lui ed al Pd di stare attenti perché per molti elettori inizia a venire il dubbio che il centrosinistra possa diventare un partito enigma, un partito che al di là delle posizioni ufficiali il giorno dopo averlo votato riservi la sorpresa di uno scontro tra “sviluppisti” e fronte “anti-sviluppista”.

Paolo Gambaro
Amministratore di W la Nuova Pista di Peretola