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27/5/2025 – È uscito il nuovo numero del notiziario “Aeroporto”, trimestrale informativo dell’Associazione Valentino Giannotti per lo Sviluppo dell’Aeroporto di Firenze (Aprile-Giugno 2025).
In attesa che sia emanato il decreto VIA sul masterplan al 2035 dello scalo fiorentino e che le successive fasi procedurali liberino il “Vespucci” dalla stagione infinita di studi e valutazioni, Aeroporto n.111 è dedicato ad una panoramica regione per regione sulla situazione dei masterplan in attuazione o in iter negli aeroporti italiani (41 indicati sul sito ENAC) e su altri progetti realizzati o in corso, altrove (ovunque) supportati in modo bipartisan da politica e istituzioni (anche per due, tre o più scali di una stessa regione).
Una panoramica sullo scenario aeroportuale nazionale che ogni volta evidenzia l’unicità della situazione toscana, per il clima che qui ha sempre avvolto la vicenda aeroportuale, per la carenza infrastrutturale e di capacità in rapporto alla domanda potenziale frutto delle storiche scelte sbagliate o non-scelte e per gli ostacoli, freni e paletti finora posti alla realizzazione dei progetti di adeguamento e sviluppo necessari previsti ed ai relativi investimenti.
Nel notiziario si evidenzia il paradosso della Toscana, che è una delle regioni con il maggior numero di strutture classificate come “aeroporti” (8), Arezzo, Firenze, Grosseto, Marina di Campo, Lucca, Massa Cinquale, Pisa e Siena, ma cinque con piste da aeroclub o poco più, due basi militari strategiche, più il “caso Firenze”. Di questi, due sono interessati da progettazioni delineate in masterplan: Firenze e Pisa. Uno ha un masterplan in attuazione: Pisa (l’unico che ha avuto storicamente una normale attuazione dei progetti, pur nella ristrettezza degli spazi ad uso civile e nelle criticità esistenti per localizzazione).
L’anomalia toscana è incentrata naturalmente soprattutto nella situazione dello scalo dell’area fiorentina, ad oggi ancora l’unico aeroporto a livello nazionale e internazionale a non aver mai potuto attuare un masterplan di adeguamento e sviluppo per tutte le note vicende politico-istituzionali fatte accadere per bloccare, frenare o ridimensionare ogni piano. Ma anche altri scali toscani minori attendono da tempo un minimo di miglioramento infrastrutturale per propri ruoli locali (Elba e Siena) o per un potenziale supporto al sistema regionale Pisa-Firenze (Siena, per l’aviazione generale).
Su questa unicità toscana si invita a riflettere quella parte di istituzioni e politica (da sinistra a destra e da destra a sinistra e per fazioni territoriali) che nel 2025 qui riesce ancora a dividersi su un tema tanto strategico, senza comprendere quanto sia insensato continuare a creare resistenze e ostacoli ai progetti necessari per valorizzare le strutture che abbiamo ed alimentare ancora conflitti tra aeroporti e territori, negando il concetto di “sistema”.
“Aeroporto” n. 111 è scaricabile direttamente cliccando qui oppure dalla apposita sezione del sito dove sono disponibili anche tutti gli arretrati.